Affidabilità, coinvolgimento, innovazione, impegno sociale e presenza: questi i cinque fattori presi in esame da Ipsos per determinare i “Most Influential Brand” del 2019. La società francese ha condotto una ricerca – su un campione di 4550 italiani – per determinare quali siano i marchi e le imprese che hanno maggior impatto sulla nostra vita quotidiana.
Una classifica, quella del 2019, che in continuità con quella dell’anno precedente vede ancora il dominio dei colossi della tecnologia. Google, Amazon e WhatsApp sul podio con Facebook e Youtube distanti poche posizioni. Entra in top ten Mulino Bianco, unico brand italiano e unica azienda impegnata nel mondo dell’alimentazione presente fra i primi dieci.
Il ranking di Ipsos offre diversi spunti di riflessione e i dati raccolti non si limitano ad una semplice classifica. Oggi ti parlo di cosa vuol dire essere un brand influente nel 2019 e a cosa, secondo gli italiani, saranno chiamate le imprese in futuro.
Instagram, Netflix e Nutella: tre colossi in crescita
Fra i brand che non sono entrati in top ten, spiccano due leader mondiali come Instagram e Nutella. Il primo è ormai diventato a tutti gli effetti il social di riferimento per i più giovani, tanto da essere il 4 in classifica per la cosiddetta Generazione Z – 15-21 anni -. Nutella, invece, nonostante si trovi tagliata fuori nella classifica generale, occupa tre posizioni importanti nel ranking diviso per età: sesto posto per la Generazione Z, nono per i Millenial – 22-35 anni – e decimo per i cosiddetti “Boomers” – 53-71 anni -. Fra i più giovani, inoltre, risulta popolare la piattaforma di streaming Netflix – sesto posto per i Millennial e decimo per la Generazione Z – la quale entra per la prima volta nella classifica annuale di Ipsos.
Non sorprende poi l’assenza di Twitter da ogni tipo di classifica, specifica o generale. Il social fondato a San Francisco viene utilizzato in Italia da meno di due milioni e mezzo di utenti, un numero esiguo se messo a confronto con i 31 milioni di utenti di Facebook e i quasi venti di Instagram. Fuori dalla top ten anche Apple, la quale si trovava al 6° posto nel 2018 e oggi occupa la sedicesima posizione.
Cosa vuol dire essere un brand influente nel 2019
Oltre ai cinque criteri menzionati in precedenza, gli italiani si sono anche espressi riguardo a ciò che desiderano vedere nel comportamento di un’azienda. Ai brand si chiede oggi di innovare, di essere in sintonia coi mutamenti tecnologici e, soprattutto, di assumersi delle responsabilità. Mai come nel 2019 si è parlato di ambiente, diritti e parità di genere.
Non a caso, infatti, quasi il 70% degli intervistati crede che le grandi marche, in futuro, dovranno cercare di contribuire positivamente alla società nella quale operano. Più della metà del campione degli italiani vuole che le aziende svolgano un ruolo da protagonista in ambito sociale, culturale e politico. Quasi l’80%, infine, crede che sia possibile per un brand sostenere una causa e guadagnare allo stesso tempo.
Secondo la ricerca di Ipsos – che ha intervistato anche 100 aziende italiane – quasi tutte le imprese del nostro territorio – il 91% – dichiara di essere al lavoro su iniziative di responsabilità e di Brand Purpose, spesso riguardo a temi di portata mondiale come la salvaguardia ambientale ed ecologica – 75% – o il sostegno ad associazioni e istituzioni no profit – 51% -; mentre sono rare – il 34% – le aziende che intendono impegnarsi in temi come i diritti umani.
Come puoi leggere, gli italiani chiedono alle aziende di essere parte di un cambiamento.
I brand non possono più nascondersi o limitare il proprio operato: è il momento di espandere i propri orizzonti e partecipare sempre più attivamente alla vita quotidiana.
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